L’ictus (dal latino “colpo”, stroke in inglese), conosciuto anche come apoplessia, colpo apoplettico, accidente cerebrovascolare, insulto cerebrovascolare, o attacco cerebrale, si verifica quando una scarsa perfusione sanguigna al cervello provoca la morte delle cellule.
Vi sono due tipi principali di ictus, quello ischemico, dovuto alla mancanza del flusso di sangue, e quello emorragico, causato da un sanguinamento; entrambi portano come risultato una porzione del cervello incapace di funzionare correttamente. I segni e i sintomi di un ictus possono comprendere, tra gli altri, l’incapacità di muoversi o di percepire un lato del corpo, problemi alla comprensione o all’esprimere parole o la perdita di visione di una parte del campo visivo. Se i sintomi durano meno di una o due ore, l’episodio viene chiamato attacco ischemico transitorio (TIA). Gli ictus emorragici possono essere associati ad un forte mal di testa. I sintomi possono essere permanenti e le complicanze a lungo termine possono includere polmonite ab ingestis o una perdita di controllo della vescica.
Il principale fattore di rischio per l’ictus è la pressione alta, mentre altri possono essere il fumo di tabacco, l’obesità, il colesterolo alto, il diabete mellito, un precedente TIA e la fibrillazione atriale. L’ictus ischemico è tipicamente causato da un blocco di un vaso sanguigno, l’ictus emorragico invece dal sanguinamento nel cervello o nello spazio circostante. Tale sanguinamento può verificarsi in conseguenza della rottura di un aneurisma cerebrale
La diagnosi viene generalmente formulata attraverso l’esame clinico. Le tecniche di neuroradiologia, in particolare la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica, risultano fondamentali per confermare il sospetto clinico, escludere altre patologie, caratterizzare e quantificare le lesioni, pianificare il trattamento. Altri test, come un elettrocardiogramma (ECG) e gli esami del sangue sono solitamente eseguiti per determinare i fattori di rischio e per escludere altre possibili cause. L’ipoglicemia, ovvero l’abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue, può causare sintomi simili.