Una cisti ovarica è una raccolta di liquido, circondata da una parete molto sottile, all’interno di un ovaio. Anche se la scoperta di una cisti ovarica comporta spesso notevole angoscia nelle donne (a causa del timore di una possibile malignità), la stragrande maggioranza di queste lesioni sono benigne e non si associano ad alcun tipo di disturbo o sintomi. In alcuni soggetti, tuttavia, può comportare sensazione di gonfiore, tensione o franco dolore addominale (più spesso nei quadranti addominali inferiori) o lombalgia. Se la cisti si rompe in addome o se ne verifica una torsione il sintomo prevalente è un violento dolore addominale, molto spesso associato a sintomi generali quali sudorazione, vomito o sensazione di svenimento. La maggior parte delle cisti sono, tuttavia, innocue.
La gran parete delle cisti ovariche sono legate all’ovulazione, siano esse cisti follicolari o cisti da corpo luteo. Altri tipi di cisti ovariche includono le cisti da endometriosi, da cisti dermoidi, e infine i cistoadenomi. Nella sindrome dell’ovaio policistico molte piccole cisti si possono sviluppare in entrambe le ovaie. Anche la malattia infiammatoria pelvica (in inglese Pelvic Inflammatory Disease, PID) può associarsi alla presenza di cisti. Raramente una cisti ovarica può essere una prima manifestazione di cancro ovarico. La diagnosi viene effettuata mediante esame clinico pelvico, tramite ecografia pelvica oppure altri esami a maggiore capacità di risoluzione (es. TC o RMN).
Spesso il medico sceglie un trattamento conservativo, limitandosi ad osservare l’evoluzione di una cisti nel corso del tempo. Se la ciste comporta una sintomatologia dolorosa, possono essere utilizzati farmaci analgesici come il paracetamolo (acetaminofene) o l’ibuprofene. Nei soggetti in cui le cisti ricorrono spesso è possibile utilizzare gli estroprogestinici per via orale, per prevenire la formazione di ulteriori cisti. Se la ciste dopo diversi mesi non tende a risolversi, oppure si viene ad accrescere, o causa dolore ricorrente, è possibile optare per la rimozione chirurgica.
Cisti di grandi dimensioni, associate a disturbi o sintomatologia più o meno invalidante, si verificano in circa l’8% delle donne prima della menopausa. L’incidenza di cisti ovariche aumenta notevolmente nella postmenopausa, e si associa ad una maggiore probabilità di malignità.